Rete Comitati Pari Opportunità
Rete CPO Toscana
La Rete CPO Toscana
nasce sotto la direzione
dell'avv. Carla Guidi

Comunicato alle Istituzioni da parte della Rete CPO Triveneto

Quando
data 22-03-2019

Comunicato alle Istituzioni da parte della Rete CPO Triveneto

La Rete CPO Toscana condivide il contenuto del comunicato alle Istituzioni redatto dalla Rete CPO degli Ordini degli Avvocati del Triveneto, in relazione al "XXIII Congresso Mondiale delle Famiglie" che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo 2019.

Si riporta di seguito il testo del comunicato, il documento ufficiale si trova in calce all'articolo.

 

La Rete dei Comitati Pari Opportunità
degli Ordini degli Avvocati del Triveneto

preso atto:

- che dal 29 al 31 Marzo 2019 si terrà, a Verona, il “XXIII Congresso Mondiale delle Famiglie” (World Congress of Families) che ha come obiettivo quello di “di unire e far collaborare leader, organizzazioni e famiglie per affermare, celebrare e difendere la famiglia naturale come sola unità stabile e fondamentale della società”;
- che il Congresso vede tra gli organizzatori le associazioni: ProVita Onlus, che ha diffuso, in occasione della celebrazione della Festa della donna del 8 marzo 2019, un comunicato in cui definisce “non diritti” quelli relativi al divorzio, alla contraccezione, all’aborto, alla filiazione ottenuta attraverso le tecniche di procreazione medicalmente assistita; CitizenGO, che ha promosso una petizione in occasione della Conferenza sullo stato delle donne che si svolgerà all’ONU a metà marzo per denunciare “il grande tentativo di promuovere stermini abortivi di massa come mezzo di controllo delle nascite”; Generazione Famiglia, che tra i suoi punti programmatici chiede la sospensione dei programmi scolastici che promuovono il rispetto per le diversità;
- che tra i relatori al Congresso risultano figure di spicco dei cc.dd. gruppi “pro Family”, le cui posizioni e le cui pubbliche esternazioni si pongono in aperto contrasto con i principi dell’inviolabilità dei diritti dell’uomo, del rispetto della sua dignità e della parità sanciti dagli artt. 2 e 3 Cost.;

considerato che:

- l’Italia è uno Stato di diritto il cui governo è tenuto ad assumere posizioni nel rispetto dei principi fondamentali sanciti dalla Carta costituzionale e dalle Convenzioni internazionali con particolare riferimento alla Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali;
- le leggi n. 194 del 22 maggio 1978 (“Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza”), n. 898 del 1 dicembre 1970 (“Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio”) e ss.mm.ii., n. 76 del 20 maggio 2016 (“Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”) e il D.L.vo n. 154 del 28 dicembre 2013 (“Revisione delle disposizioni vigenti in materia di filiazione”) rappresentano l’attuale sistema di diritto positivo dei diritti personalissimi e capisaldi nell’affermazione dei diritti fondamentali della persona e nella promozione dell’autodeterminazione di tutti i cittadini e di tutte le cittadine;
- che le istanze di riforma del suindicato sistema di leggi propugnato dal Congresso nonché le teorie ed i pensieri espressi da molteplici relatori del medesimo in plurimi contesti pubblici rendono quantomeno inopportuna la concessione del patrocinio da parte del Ministero per la Famiglia e le Disabilità, della Regione Veneto e della Provincia di Verona e la partecipazione al Congresso di Ministri del Governo, oltreché del Presidente della Regione Veneto e del Sindaco del Comune di Verona;

esprime

disaccordo con tale iniziativa, ribadendo che i principi costituzionali di libertà, uguaglianza, dignità, solidarietà, laicità dello Stato e pluralismo democratico debbano essere sempre riconosciuti e garantiti contro ogni forma di discriminazione e pregiudizio in qualunque modo espressa;

invita

il Presidente del Consiglio dei Ministri ad attivare un dialogo istituzionale proficuo affinché gli Organismi Istituzionali revochino i patrocini concessi e a monitorare l’avvenuta revoca del logo e del patrocinio della Presidenza dei Ministri da qualunque comunicazione ufficiale del Congresso.

La Rete dei Comitati per le Pari Opportunità
degli Ordini degli Avvocati del Triveneto

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